Scambio sul Posto: il meccanismo economico che paga l’energia ceduta in rete

Investire in un impianto fotovoltaico è diventato un imperativo categorico per tutti coloro che desiderano ottimizzare i consumi domestici e, allo stesso tempo, compiere una scelta consapevole nei confronti dell’ambiente. Infatti, basta un impianto correttamente dimensionato per poter ottenere una riduzione dei costi significativa, grazie al meccanismo dello scambio sul posto.

Che cosa è lo Scambio sul Posto dell’energia elettrica?

Lo scambio sul posto è un servizio messo a disposizione dal GSE (Gestione dei Servizi Energetici) a cui accede chi installa un impianto fotovoltaico, che prevede appunto uno scambio tra l’energia immessa nella rete dal proprio impianto e quella che viene prelevata da un utente. Le due partite vengono confrontate per quantificare il relativo rimborso annuale.

Il rimborso avviene poiché l’utente normalmente ha un impianto fotovoltaico capace di produrre una che quantità di energia durante il giorno, e variando in base alla stagione, nei periodi di minor consumo, oltre a soddisfare il fabbisogno energetico dell’edificio, quella in più viene ceduta alla rete di distribuzione nazionale.

È opportuno sottolineare che chi ha un impianto fotovoltaico performante paga solo l’energia prelevata quando il sistema non è in condizioni di irraggiamento ottimale, ad esempio quando è nuvoloso, o quando è spento ad esempio durante la notte (tranne nei casi di presenza di un accumulo che può coprire i consumi notturni)

Per poter comprendere appieno il funzionamento dello scambio sul posto si tenga a mente che il conguaglio che viene fatto al il 22 giugno di ogni anno dal GSE (Gestione dei Servizi Energetici) può essere schematizzato come segue: alla fine dell’anno precedente il GSE riceverà i conteggi di tutta l’energia immessa in rete dal distributore di rete locale. Se durante l’anno precedente sono stati immessi nella rete una quantità di kilowatt non minore o uguale a quelli che sono stati prelevati, allora il cliente riceve un contributo che è il risultato della somma di:

rimborso calcolato per ognuno dei Kw prelevati. Questo importo viene calcolato considerando il 30% del prezzo in bolletta dal momento che non devono essere rimborsate né le imposte pagate, né la componente MCT della fattura, che sono tra le voci di costo di una bolletta. Si tratta comunque di un importo considerevole, dal momento che corrisponde a circa il 70% della bolletta pagata.
corrispettivo di vendita per Kw immessi e non prelevati dalla rete. Questo importo viene calcolato valorizzando l’energia immessa per il prezzo/Kw valido per la zona territoriale in cui l’impianto è attivo e rilevato nel mercato.

Se invece durante l’anno precedente sono stati immessi nella rete una quantità superiore di kilowatt riespetto a quelli che sono stati prelevati, allora la differenza si trasformerà in “eccedenze”, che verranno rimborsate ad un contributo forfettario di 4 centesimi di €, e si potrà scegliere si averle pagate ogni anno insieme al conguaglio o lasciarle lì da parte come in un salvadanaio.

Scambio sul posto e produzione
della tua energia con un impianto fotovoltaico

Il valore per kilowatt ceduti in rete di cui si può godere con lo scambio sul posto è inferiore rispetto a quello corrisposto per la stessa energia prelevata; tuttavia, è importante tenere presente che lo scambio sul posto permette di pagare le bollette invernali con l’energia in più prodotta in estate dall’impianto fotovoltaico, oltre al fatto che questo al contempo consente di prelevare meno energia dalla rete e attenuare notevolmente i costi delle bollette.

Si consideri poi che il beneficiario deve comunque pagare la bolletta mensilmente al proprio fornitore, ma in ogni caso è dimostrato che avere un impianto fotovoltaico di dimensioni adeguate ai consumi di una famiglia consente di abbattere il costo della bolletta di almeno il 50/60%.

Per avere un’idea più significativa del risparmio che si può ottenere con la dinamica dello scambio sul posto consideriamo l’esempio di un impianto fotovoltaico da 6 kW. Questo sistema produce, in media, tra 6.500 e 7.000 kWh/anno e può garantire un risparmio tra 1.600€-2.000€ sulla bolletta annua e ottenere una quota variabile proveniente dallo scambio sul posto pari a 100€-500€ annui.

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