Luce e gas, fine del mercato tutelato nel 2024. Ecco cosa sapere

In questi giorni stanno rimbalzano sui siti di informazione e sui social le notizie sulla fine del cosiddetto mercato tutelato anche per i clienti domestici di luce e gas, ossia quello in cui le forniture avvengono a prezzi e condizioni contrattuali stabilite dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, mentre per le imprese il passaggio è già avvenuto ad aprile 2023. Chi ha ancora un contratto di fornitura sul mercato tutelato deve quindi decidere cosa fare e può scegliere tra le varie offerte che si trovano sul cosiddetto mercato libero, dove i contratti e le tariffe rispondono alle dinamiche di domanda e offerta.

Termina la tutela per circa 10 milioni di utenti. Chi non è ancora passato al mercato libero finirà (ad eccezione dei “clienti vulnerabili”) nel cosiddetto Servizio a Tutele Graduali (per la luce) o con un contratto placet (per il gas). Ecco le cose da sapere e i consigli per scegliere un’offerta del mercato libero.

Ormai quindi non ci sono più dubbi: il 1° gennaio 2024 e il 1° luglio 2024 termineranno rispettivamente il mercato tutelato del gas e dell’energia elettrica, ma cosa significa questo? Al momento gli utenti di luce e gas si dividono tra coloro che “sono già passati al mercato libero dell’energia” aderendo a una delle offerte pubblicizzate dai vari fornitori, e coloro (circa 10 milioni di clienti domestici, secondo i dati disponibili all’inizio di questo autunno) che sono rimasti nel cosiddetto “mercato tutelato”, ossia godono di condizioni economiche definite dall’Arera che riflettono l’andamento dei prezzi all’ingrosso di luce e gas.

Entro le scadenze di gennaio (per il gas) e luglio tutte le persone che ancora hanno un contratto di fornitura sul mercato tutelato devono scegliere un’offerta nel mercato cosiddetto libero, quindi o cambiare fornitore oppure accettare una nuova offerta presentata da quello attuale. Il mercato tutelato rimarrà disponibile solo per alcune categorie protette, i cosiddetti “utenti vulnerabili”: persone con più di 75 anni, persone con ISEE entro gli 8.107,50 euro, persone che vivono in abitazioni di emergenza dopo eventi calamitosi, e persone con disabilità.

La fine del mercato tutelato non è imprevista. Il processo di liberalizzazione del mercato dell’energia iniziò con il cosiddetto “decreto Bersani” del 1999, che recepiva la legge europea per la creazione di un mercato unico dell’energia nell’Unione Europea. Nel 2007 il mercato dell’energia in Italia venne ufficialmente liberalizzato con la creazione di un mercato libero, in cui qualsiasi fornitore di energia può decidere di operare e in cui gli utenti possono decidere a quale venditore rivolgersi. Il mercato tutelato venne comunque mantenuto come alternativa, per garantire un periodo di transizione la cui conclusione è stata rimandata più volte, l’ultima lo scorso anno appunto per la crisi energetica.

Mercato libero o mercato tutelato?

Anche per i meno avvezzi, capire se si è ancora nel mercato tutelato oppure si è sottoscritta un’offerta del mercato libero è piuttosto semplice; in genere basta guardare una bolletta: in alto a destra, assieme al nome del fornitore (A2A, Enel energia, Eni gas e luce…) e al numero di fornitura di solito è indicata la dicitura “servizio di tutela” (per il gas) e “servizio di maggior tutela” (per la luce).

In qualsiasi momento, gli utenti del servizio tutelato possono passare al mercato libero semplicemente aderendo a una delle tante offerte e tariffe proposte dai vari fornitori di energia. Ma quale scegliere? Ogni offerta del mercato libero è più o meno vantaggiosa per un utente in base ai suoi consumi e alle sue abitudini di utilizzo. Se vuoi sapere quale offerta è la più vantaggiosa per te, puoi utilizzare i vari comparatori online: a partire da quello della stessa Arera, il cosiddetto Portale Offerte, a quello dell’associazione consumatori Altroconsumo comparatore online di tariffe luce e gas.

Growth of natural gas price. Gas meter with stacks of coins.

Energia elettrica: cosa accade il 1° luglio 2024

Dal 1° luglio 2024, con la fine del mercato tutelato, ci sarà un cambiamento che interesserà, quindi, soltanto chi ancora non ha fatto l’ingresso nel mercato libero. I cambiamenti però non saranno uguali per tutti e saranno leggermente diversi se si tratta di luce o di gas. Vediamo cosa accade alle forniture di energia elettrica.

Saranno coinvolti nel cambiamento tutti gli utenti domestici che il 1 luglio saranno ancora nel mercato tutelato e che non appartengono alla categoria dei clienti vulnerabili.

Servizio a Tutele Graduali, come funziona

Si tratta di un sistema che garantirà la continuità della fornitura con uno specifico fornitore e con delle specifiche condizioni economiche. Quindi, se alla data del 10 gennaio 2024 non si è ancora scelto un fornitore sul mercato libero, non si resterà senza fornitura di energia elettrica. Il fornitore selezionato tramite il servizio Tutele Graduali si occuperà di vendere l’energia elettrica ai clienti domestici interessati.

Chi sarà il mio fornitore?

Il fornitore sarà selezionato dall’Autorità tramite un’asta, con regole ben precise. L’Italia sarà divisa in 26 zone e per ogni zona sarà definito un fornitore, vincitore dell’asta. Il vincitore diventerà il fornitore di tutti i clienti domestici che, per la fornitura di luce, non avranno ancora un fornitore nel mercato libero.

Quale tariffa mi sarà applicata?

Sulla base dell’esito dell’asta, in cui i fornitori faranno delle offerte per la tariffa da applicare, l’Authority definirà condizioni economiche uguali per tutta Italia, indipendentemente dall’area e dal fornitore che ha vinto nell’area stessa. In questo modo sarà garantita parità di trattamento a tutti i clienti domestici coinvolti nel cambio. Si tratterà di un’offerta a prezzo variabile, che continuerà ad essere indicizzata all’andamento dei prezzi all’ingrosso.

Quando scade il Servizio a Tutele graduali?

Il Servizio a Tutele Graduali, tuttavia, ha una data di “scadenza”. A differenza del mercato tutelato, chi entrerà in fornitura con il Servizio a Tutele Graduali, dovrà comunque scegliere un’offerta del mercato libero entro tre anni al massimo. Almeno a partire dai sei mesi antecedenti la scadenza del Servizio a Tutele Graduali, il fornitore di zona dovrà informare il cliente di tale scadenza, indicando che si potrà scegliere un altro fornitore nel mercato libero mercato o rimanere con lo stesso fornitore, ma comunque con un’offerta di mercato libero.

Ovviamente non è obbligatorio aspettare tre anni per passare al mercato libero: anche se si entra nel Servizio a Tutele Graduali è sempre possibile, in ogni momento, cambiare fornitore ed entrare nel mercato libero, esattamente come succede attualmente per il mercato tutelato.

Cosa succede alle forniture di gas

A differenza di quello dell’energia elettrica, nel mercato del gas tutti i fornitori del mercato libero sono in grado di fornire anche contratti in regime di maggior tutela. Ecco perché, per il gas, non ci sarà bisogno di nessuna asta per individuare i fornitori ai quali si passerà in automatico se non si sceglie il mercato libero entro il 1° gennaio 2024

Cosa ci aspetta allora nei prossimi mesi? Il primo passo sarà certamente la continuazione della campagna di comunicazione per informare più utenti possibili di questo cambiamento: le Società di vendita, infatti, stanno inviando delle comunicazioni ai loro clienti nel mercato tutelato informandoli di quello che succederà a partire dal 2024.

Inoltre informeranno tutti i loro clienti (sia del mercato tutelato sia di quello libero) dell’esistenza della categoria dei clienti vulnerabili, in modo che i clienti stessi sappiano che, se hanno i requisiti, potranno beneficiare delle condizioni economiche ad essi ancora riservate. Vale la pena ricordare che i requisiti per appartenere alla categoria dei clienti vulnerabili sono gli stessi previsti per l’energia elettrica (vedi più avanti).

Gas

Gas, cosa accade dal 2024

Che cosa succede allora, nel concreto, a chi non è ancora passato al mercato libero? A partire dal 2024, ai clienti vulnerabili (come spieghiamo più avanti) saranno applicate le condizioni economiche del mercato tutelato definite dall’Authority, mentre per i clienti non vulnerabili la cosa dipenderà dalle loro scelte. In pratica il fornitore attuale sarà tenuto a proporre a questi clienti un’offerta di mercato libero presente nel suo portafoglio: dovrà essere la più economica tra le offerte disponibili per i domestici. A questo punto i clienti potranno:

  • scegliere se aderire alla proposta del loro fornitore; 
  • scegliere un’altra offerta dello stesso fornitore, magari perché quest’ultima ha caratteristiche che loro preferiscono; 
  • cambiare fornitore scegliendo ovviamente una qualsiasi altra offerte del mercato libero;
  • oppure potranno non effettuare alcuna scelta: in questo caso sarà loro applicata l’offerta a prezzo variabile, con condizioni contrattuali uguali a quelle del mercato tutelato e un prezzo che segue il mercato all’ingrosso (si tratta delle offerte che l’Authority ha denominato PLACET). Attenzione però che l’offerta cosiddetta Placet non è alle migliori condizioni!

Cosa accade ai clienti “vulnerabili”

Visto che il decreto prevede cambiamenti solo per i clienti “non vulnerabili”, come faccio a capire se sono un cliente “vulnerabile” oppure no? Una norma del 2021 ha infatti identificato delle categorie di clienti domestici meritevoli di particolare protezione. Rientra tra i clienti vulnerabili:

  • chi ha un’età superiore ai 75 anni
  • chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio è percettore di bonus energia, ecco come funzionano);
  • chi si trova in gravi condizioni di salute che richiedono l‘utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentate dall’energia elettrica o i soggetti presso i quali sono presenti persone che versano in tali condizioni;
  • chi è un soggetto con disabilità ai sensi della legge 104/92;
  • chi si trova in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • chi si trova in un’isola minore non interconnessa.

Se si rientra in una di queste categorie si è considerati “clienti vulnerabili”; in questo caso non è previsto alcun cambiamento. Il mercato tutelato continua a funzionare per i clienti vulnerabili, con lo stesso fornitore e con le medesime condizioni economiche. La norma assicura per questa tipologia di utenti il mantenimento dei prezzi calmierati anche all’indomani della definitiva cessazione dei mercato tutelato. Staremo a vedere se questa indicazione farà emergere delle novità oppure se si riferisce al mantenimento del regime di tutela (già assicurato con le norme precedenti).

Cosa accade ai clienti “non vulnerabili”

Per i clienti domestici “non vulnerabili”, ovvero per tutti coloro che non rientrano nelle categorie elencate sopra, il mercato tutelato dell’energia elettrica finisce il 1 luglio e quello del gas il 1° gennaio. Che cosa si può fare allora? Le opzioni, come abbiamo visto, sono sostanzialmente due: la prima è di passare direttamente al mercato libero prima di quelle date (basta sottoscrivere una delle offerte in circolazione o, nel caso del gas, accettare l’offerta del mercato libero proposta dal proprio fornitore). La seconda è quella di non fare nulla: in questo caso è previsto il passaggio automatico al Servizio a Tutele Graduali (dal 10 gennaio) per la fornitura dell’energia elettrica e all’offerta Placet (dal 1° gennaio) per quella del gas. 

Metti a confronto le offerte di luce e gas

Proprio per evitare di ritrovarsi all’ultimo momento a dover scegliere un’offerta del mercato libero e rischiare non trovarne una conveniente, è bene iniziare fin da subito a confrontare le tariffe sul mercato sia per la luce sia per il gas, e valutare quale ci fa risparmiare in base ai nostri consumi. Hai mai provato a usare un comparatore di tariffe online? Ti permette di mettere subito a confronto le offerte e di trovare quella più adatta alle tue esigenze.

Tieni conto che non tutte le offerte disponibili sono uguali: ci sono offerte con un servizio buono e che assicurano risparmi in bolletta, in altri casi, invece, il risparmio rispetto al mercato tutelato di fatto non c’è.

I consigli per passare al mercato libero

Hai timore di cambiare operatore? Forse con i giusti consigli passare al mercato libero potrebbe essere più semplice di quello che pensi. Ecco cosa guardare con attenzione.

  • Prezzo e qualità.
    La tariffa non è tutto. Per scegliere il fornitore che offre anche la migliore qualità del servizio puoi consultare il nostro comparatore di tariffe.  
  • Spesa annuale.
    Valutare solo il prezzo dell’energia così come pubblicizzato dalle aziende non basta. Bisogna affidarsi a preventivi su base annua, a maggior ragione dal momento che esistono offerte a prezzo variabile (per esempio con il prezzo della componente energia indicizzato al mercato all’ingrosso), che potrebbe cambiare rispetto al momento in cui si sceglie.
  • Bolletta alla mano.
    Per capire cosa conviene bisogna conoscere i propri consumi e i prezzi che ci vengono applicati: percentuale di consumi nelle diverse fasce orarie, l’andamento negli ultimi 12 mesi e altro ancora. È tutto nei vari fogli della bolletta, tienili a portata di mano
  • Al telefono no.
    I tentativi di proporre soprattutto al telefono offerte in modo scorretto, spesso aggressivo, non mancano mai. Non scegliere d’impulso, magari approfittando di offerte fatte al telefono: meglio farsi mandare la documentazione e consultarla con calma. 
  • Diritto di ripensamento.
    Se hai sottoscritto un’offerta e, in un secondo momento, ti accorgi di non essere convinto di ciò che hai fatto, niente panico. Tutti i clienti domestici possono infatti contare sul diritto di ripensamento. Entro 14 giorni dall’adesione puoi comunicare al nuovo fornitore la volontà di interrompere la procedura disattivazione: in questo caso è come se il contratto non fosse mai stato sottoscritto.
  • Check up periodico.
    Ogni tanto verifica cosa stai pagando e, se c’è di meglio sul mercato, esercita il diritto di recesso dal contratto, che è senza spese né penali.

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